Arriva un bebè: articoli d’infanzia “green”

Cosa è DAVVERO necessario (secondo me )

Quando ci si prepara all’arrivo di un figlio, soprattutto se è il primo, si tende a desiderare che tutto sia “perfetto”. Ricordo con piacere (e anche un po’ di malinconia!) quelle lunghe liste di cose da comprare, le passeggiate nei negozi specializzati e quella sensazione di insicurezza “sarà abbastanza”?

In realtà, non esistono articoli d’infanzia GREEN, ma l’atteggiamento: evitare il superfluo e acquistare cose che davvero ci servono. Dopo due figli, ecco la mia lista perfetta.

  • pannolini lavabili
  • salviette lavabili
  • Bagno (corpo e capelli)
  • shampo/balsamo solido
  • fecola di patate
  • pasta hoffman auto-prodotta
  • intimo ultra delicato
  • acqua fisiologica
  • biberon di vetro/plastica
  • Posate normali

PANNOLINI

Per i primi mesi io ho sempre utilizzato gli usa e getta, rincorrendo la miglior offerta nei negozi o su Amazon. Poi sono passata ai lavabili. Oggi, quando mi servono gli usa e getta, cerco di acquistare quelli ecologici come Eco by naty o Natybaby, altrimenti quelli che capita visto che ne uso pochi.

👉Risparmio ambientale: circa 4.000 pannolini in meno nei rifiuti all’anno, 1.190 litri d’acqua alla settimana in meno, nessuna emissione sostanze tossiche nei loro 200-500 anni per decomporsi clicca qui per approfondire.

👉Risparmio economico: circa 1000€ a bambino in 3 anni, vi rimando al mio articolo sui costi: clicca qui.

SALVIETTE

Per il primo mese utilizzavo cotone imbevuto di acqua (come da indicazioni dell’ospedale). Per la prima figlia ho utilizzato tonnellate di salviette usa e getta. Le migliori per il mio budget costavano circa 10€ ed erano 336 salviette e le compravo praticamente una volta al mese (Amazon registra tutto purtroppo). Insomma, consumavo circa 3.400 salviette all’anno con una spesa di 100€? Mamma mia.😳 E quando potevo, compravo le salviette biodegradabili “naturaverde”, con un ottimo inci, 448 salviette a 18€.

Per fortuna sono passata alle salviette lavabili: economiche, belle e sicure per la pelle dei nostri bimbi, senza nessun ingrediente chimico. Sono dei quadrotti di cotone o altro tessuto che basta inumidire e usare. Per la pupù uso la carta igienica e poi bidet sotto l’acqua.

Quando sono in giro utilizzo sempre le usa e getta, una confezione può durarmi anche mesi. Per approfondimenti, cliccate qui.

👉Risparmio ambientale: 3.400 salviette all’anno

👉Risparmio economico all’anno: 100€

BAGNETTO PRIMI MESI

Per i primi giorni è altamente consigliabile fare il bagnetto al neonato aggiungendo all’acqua solo Amido di Riso. Si trova facilmente nei supermercati o in farmacia.

In seguito, per i primi mesi di entrambe le figlie, ho usato i prodotti Mustela (me li avevano regalati): garantiscono una formulazione quasi totalmente vegetale (perciò ottima per la pelle del bebè) ma non si tratta di prodotti ecologici nè biologici (almeno fino a due anni fa ecco!). Li ho usati perchè mi sono stati regalati e comunque Mustela è un marchio sicuro per i bambini. Ricordo che la mia passione “green” nasce come evoluzione della mia ricerca del meglio per le mie piccole.

BAGNO CORPO E CAPELLI

Scelgo prodotti eco-biologici di La Saponariaoppure Officina Naturae: entrambe sono aziende italiane dell’ Emilia Romagna (una di Pesaro e l’altra di Rimini). Scelgo questi perchè sostengo la loro idea di progetto, di lavoro equo sostenibile, le piccole imprese italiane, quindi il Km0 inteso come alternativa meno inquinante. Entrambe le aziende scelgono le loro materia prime e la loro provenienza è facilmente tracciabile attraverso il loro sito. Ora che i capelli sono lunghi, mentre prima sceglievo un prodotto unico bagno e capelli, utilizzo lo shampo senza profumazioni di officina Naturae. Come balsamo uso il balsamo solido Coccoon di un’altro splendido progetto Lolietto.

olio prezioso, puro e crudo [unico fatto così] insieme alla filosofia green e zero waste che ci differenzia e alla continua ricerca di prodotti sicuri, delicati ed efficaci sulla pelle, di formule a zero impatto ambientale, senza l’uso di derivati petrolchimici, profumi, coloranti sintetici e siliconi, e confezionati utilizzando un packaging riciclabile,

Avrei potuto scegliere la classica saponetta per il corpo o lo shampoo solido, per quest’ultimo è solo questione di tempo nel senso che ho un flacone di liquido che devo prima finire poi lo sostituirò con lo shampoo solido Coccoon. Per quanto riguarda il bagnetto invece la scelta è dettata solo dalla “schiuma”, per ora mi piace creare un bagnetto schiumoso!

BOROTALCO? NO, GRAZIE

Premetto che non ho mai compreso la necessità di usare il borotalco sui bambini. Io sostengo la linea del “meno cose metto sulla pelle delicata dei bambini, meglio è”: la pelle è così delicata.

Se proprio non potete farne a meno, usate la classica fecola di patate che ha la stessa funzione del borotalco.

CREME VARIE? NO, GRAZIE

Parlando sempre di soggetti sani, le creme non servono. In caso di problemi, consiglio comunque un consulto dal pediatra. I bambini hanno una splendida pelle che si auto-regola e che non ha bisogno di interventi esterni. Ho utilizzato solo per la seconda figlia (quando mi ricordavo di metterla!) la crema viso Weleda alla Malva Bianca perchè d’inverno con il freddo la pelle sulle guanciotte si seccava molto.

Al massimo un po’ di olio di mandorle oppure olio di cocco per i massaggi.

CREMA CAMBIO? SOLO PER INFIAMMAZIONI

La crema ad ogni cambio pannolino NON serve. E se serve c’è un problema di base che si chiama “pannolino”: evidentemente la pelle del bambino non sopporta il materiale di cui è fatto o rimane umido. Se invece siamo di fronte ad una irritazione causata da altro (dentini, dissenteria, etc.) consiglio di fare la PASTA HOFFMAN: 50 gr di olio d’oliva e 50 gr di ossido di zinco.

200 ml costano più di 10€, 200 ml di pasta hoffman fatta a casa costa circa 5€.

INTIMO

La saponetta per l’intimo, a meno che non sia specificatamente formulato, non è sempre adatta alle parti intime perchè ha un ph 8/9 mentre si consiglia un ph di 4/5. Ecco perchè ho scelto l’intimo Ultra Delicato di Officina Naturae.

CIUCCI.

Con la prima figlia compravo ciucci di misura diversa in base all’età. Ma la seconda non prendeva nient’altro che il suo 0-6 mesi. Spaventata che mia figlia potesse avere problemi per questo motivo mi sono rivolta ad una logopedista che mi ha spiegato che in realtà si può scegliere di usare la misura più piccola per evitare che l’ “ingombro” interferisca con lo sviluppo della struttura del palato e perché in questo modo il bambino riesce ad abbandonarlo più facilmente (ad un certo punto lo percepisce come troppo piccolo).
Poi dipende anche dalla forma del ciuccio.. ma é comunque vero che se abbandonato entro i 18 mesi e usato con moderazione generalmente non crea problemi funzionali e/o anatomici.

Riassumendo: comprate solo i ciucci di cui avete DAVVERO bisogno, magari prestando più attenzione all’usura che alla misura!

BIBERON

Preferite sempre il vetro invece che la plastica: nella foto vedete un biberon di vetro che ha 2 anni, e quello di plastica che ha quasi un anno e ha preso il colore dei cibi. La plastica non andrebbe in lavastoviglie, il vetro si, e con il vetro siete tranquilli che con il calore non rilasci nessuna sostanza. L’unica pecca del vetro? La fragilità, bisogna prestare più attenzione. Io ho scelto i biberon di vetro, ma almeno uno in plastica per quando dovevo trasportalo o per farlo usare in autonomia alle bambine.

ACQUA FISIOLOGICA

Vorrei non facesse parte dei “must have” dell’infanzia ma purtroppo non è così.

Più che un’alternativa ecologica ai monodose, si tratta di 💰RISPARMIO ECONOMICO: 💰. 👉👉👉l’acqua fisiologica nella bottiglia.
▶️500 ml costano 1,90€
▶️Una scatola di 60 flaconcini da 5ml (300 ml) costa da 4€ a 9€.

A livello ambientale non va nemmeno spiegato: 1 bottiglia di vetro 🆚100 flaconcini in plastica.

Inoltre, trovo che usare la siringa (con cui si prende la fisiologica dalla bottiglia e si fanno i lavaggi del naso) sia molto più comodo di usare i flaconcini che non riesco mai a schiacciare bene, mentre con la siringa schiacci regolando anche la velocità di fuoruscita dell’acqua.
👍🏻Inoltre l’acqua fisiologica la uso su una salvietta lavabile (che non è altro che una quadrotti di cotone ) per lavare la faccia alle bambine la mattina.

Ps. Avete il diritto di risparmiare: se in farmacia non c’è L hanno, ordinategliela!

POSATE

Ho trovato utile dei piatti di plastica che mi sono stati regalati: quando i bambini imparano a mangiare, può capitare che qualcosa cada dal seggiolone, anche il piatto 😅. I primi mesi appoggiavo tutto direttamente sul piano del seggiolone, poi piatto di plastica e poi di ceramica. Per un breve periodo ho utilizzato un piatto in bambù con ventosa, ma avevano imparato a staccarlo. Ho sempre utilizzato posate più piccole normali (per esempio la forchettina del dolce).

Non mi è mai piaciuta la plastica a tavola perchè dopo tanti lavaggi in lavastoviglie è come se si sfaldasse, soprattutto le posate. Riassumendo: consiglierei di prendere giusto uno o due piatti di plastica per il bambino che sta imparando a mangiare da solo, mentre il resto, usare le stoviglie che usano anche i grandi.

E voi? A cosa proprio non potete rinunciare? Vi siete mai accorti che qualcosa potesse essere “non così indispensabile”?

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